giovedì

COME DIFENDERSI DAL FALSO “GREEN”

©LadyGreenBlog



La presa di coscienza generale rispetto al grave problema dell'inquinamento del pianeta e ai conseguenti cambiamenti climatici stanno modificando, a ritmo incalzante, le scelte di acquisto delle persone. Dirigersi verso prodotti a minimo impatto ambientale si ripercuote sul mercato: i consumatori preferiscono prodotti “green” e le aziende fanno a gara per rispondere a una domanda crescente. Ciò sarebbe un bene se non fosse che, in una società basata sul consumismo – Bauman insegna - tutto si trasforma in merce, uomo compreso, e la “sostenibilità” può facilmente diventare solo merce da cui trarre profitto.

Cos'è il greenwashing
Il neologismo è stato coniato alla fine degli anni 80 in riferimento a campagne pubblicitarie costruite da alcune imprese americane che si sono spacciate, falsamente, per ecofriendly. L'unione di due termini, “green” (ecologico, nel caso specifico), e “whitewashing” (usato in gergo per significare l'occultamento di fatti gravosi) ha creato questa parola che definisce la pubblicità ingannevole. Le aziende che usano il greenwashing si proclamano ecosostenibili senza esserlo realmente. Il consumatore, attratto dalla terminologia o dai loghi sul packaging, acquista senza pensarci troppo. La pratica del greenwashing danneggia fortemente lo sviluppo dell'economia sostenibile, facendo perdere fiducia agli stessi consumatori.

sabato

PASTIERA NAPOLETANA gluten free con grano saraceno


©LadyGreenBlog

Ricetta alternativa per chi è intollerante al glutine:

Ingredienti per la frolla (impastarli insieme e mettere a riposare il composto - avvolto in pellicola - in frigo per 45 minuti):

- 300 gr farina senza glutine
- 125 gr burro
- 100 gr zucchero canna
- 1 cucchiano lievito per dolci
- 1 pizzico di cannella.

Aroma Millefiori & co., facciamo attenzione ai componenti



Ogni anno in occasione della Pasqua mi piace preparare una pastiera napoletana, un dolce che mi riporta a una parte delle mie origini visto che i miei nonni materni erano campani. Mia nonna, ricordo, usava farla con il riso ma io la preferisco col grano. Nel tempo, a causa di una intolleranza marcata al glutine, ho dovuto sostituire quest’ultimo con il grano saraceno… il sapore è particolare ma nulla toglie al piacere di gustare questo dolce! Qui la mia ricetta.
Pochi giorni fa, mentre ero al supermercato a comprare gli ingredienti per la pastiera, passo davanti allo scaffale degli aromi e dico tra me e me: “Meno male! Stavo per dimenticare anche stavolta l’aroma millefiori!”. Così prendo la boccetta, ma prima di metterla nel carrello lo sguardo si sofferma sui componenti. Acqua, glicole propilenico, aroma naturale. Glicole propilenico?? Ma come, pensavo fosse tutto naturale!
Insomma, non si smette mai di essere… distratti. Ora, non voglio demonizzare la cosa ne’ spaventare esageratamente ma anche qui la riflessione e la consapevolezza sono d’obbligo.

mercoledì

BEE'S WRAP, ALTERNATIVA NATURALE PER CONSERVARE GLI ALIMENTI




Per proteggere gli avanzi di cucina generalmente usiamo la classica pellicola di plastica, o i fogli di alluminio, ma questi prodotti non sono evidentemente ecologici. In particolare la pellicola in pvc è ritenuta responsabile della formazione di sostanze cancerogene, specialmente se messa a contatto con alimenti grassi come la carne e i formaggi. Quelle in polietilene, che sono migliori perché non contengono plastica, danno però problemi di smaltimento. 

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