venerdì

Braccialetti antizanzare, cosa contengono realmente?

©ladygreenblog

Sull’onda del timore per la nuova zanzara portatrice di malattia dal nome complicatissimo, Chikungunya, mi sono premunita dei soliti braccialetti repellenti che utilizzo a volte in estate, per praticità. Parlo di quelli alla citronella che si acquistano nei supermercati per un euro circa. Ma non è una questione di prezzo, quello che leggerete vale anche per i braccialetti venduti in farmacia a 9 euro.
In quanto a repellenza la mia esperienza è stata positiva, contrariamente a molte persone che affermano non servano a nulla. Ultimamente li ho usati e non sono stata massacrata dalle zanzare durante le mie passeggiate all’aria aperta. Però, c’è un però, adesso…

E’ capitato che mentre aprivo la bustina contenente il braccialetto di gomma (tipicamente giallo), mi cadesse il cartoncino informativo. Non che precedentemente non ne avessi letto la composizione, anzi, ma non ricordavo ci fossero alcune “voci”.

Il braccialetto in particolare contiene:
- citronellale (monotepenoide aciclico, presente in natura negli oli essenziali di citronella, rosa e geranio. Si presenta come un liquido incolore dall’odore floreale);
- cineolo (ossido monoterpenico biciclico dall'odore penetrante, quasi canforato. Tipico dell'olio essenziale di Eucalyptus globulus e di Melaleuca cajeputi, ma comune in varie centinaia di olii essenziali).
Poi si legge, oltre all’olio di lavanda ibrida, anche questo componente:
4-terz-butilcicloesil acetato.

A questo punto faccio una ricerca sul web e scopro che il componente è comunemente presente nelle fragranze dei cosmetici e dei detergenti cosiddetti ecologici. Ma c’è di più, l'elenco in cui è inserito, oltre a indicare altre sostanze facenti parte di una blacklist di allergeni riferita ai prodotti ecologici, approfondisce altre tossicità che vanno oltre l’allergia. Come l’ami cinnamal, un aldeide di origine naturale dall’odore simile al gelsomino, oppure il benzyl alcool che si estrae da alcune piante ed è utilizzato come conservante ma può innescare reazioni allergiche; e ancora il coumarin, componente dell’olio essenziale di cassia e cannella, che secondo alcuni studi potrebbe essere cancerogeno e mutageno, cioè tossico per DNA al punto da generare mutazioni genetiche. Il geraniolo, sospetto interferente endocrino, è un allergene bioaccumulabile, cioè in grado di accumularsi nei tessuti dell’organismo. In questo elenco, che vi consiglio di leggere, c’è anche il 4-terz-butilcicloesil acetato presente, appunto, nei braccialetti anti-zanzare, anch’essa sostanza bioaccumulabile. Questa caratteristica non buona è quanto mai da valutare soprattutto per tutto ciò che usiamo quotidianamente o per lunghi periodi continuativi, come può essere l'uso di un braccialetto anti-zanzare.
Controlliamo quindi anche le composizioni dei detersivi e dei detergenti, e in generale di tutti i prodotti "profumati", anche se definiti "naturali" o "ecologici". Lo stesso discorso vale per le candele, gli incensi, le profumazioni per ambiente... La tossicità occulta di determinate sostanze, di cui in fondo si potrebbe fare a meno, è una questione grave sia per gli esseri umani che per l'ambiente.
Se volete approfondire, qui c'è un report di Greenpeace sull'inquinamento chimico da profumi.

I braccialetti più costosi non sono esentati dal discorso. Alla prima lettura troverete scritto che il prodotto è naturale, atossico ecc. Poi se andate a verificare l'INCI è tutt'altra cosa: tra tutti i componenti spicca sempre il DEET (dietiltoluamide), ingrediente tossico dei più comuni repellenti per zanzare, che secondo una ricerca scientifica può addirittura bloccare un enzima del sistema nervoso e provocare convulsioni.

Sempre meglio quindi imparare a fare in casa dei prodotti con pochi ingredienti conosciuti, come lo spray agli oli essenziali che utilizzo senza esagerare: ricordo che anche gli O.E., fantastici per le loro proprietà benefiche, devono essere maneggiati con attenzione: sono dei concentrati di principi attivi da usare con parsimonia e ai giusti dosaggi, limitandosi all'uso esterno ed evitando il faidate sui bambini piccolissimi.

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